La frazione di Siacco viene nominata per la prima volta nel celebre atto del 762 quando al monastero femminile di Salt vengono ufficialmente riconosciute le aziende agricole del paese. L’antichità della chiesetta, che sorge in mezzo al verde di moderne colture, viene confermata dall’intitolazione a San Vitale e quindi alla prima diffusione del cristianesimo nella zona.
Le testimonianze scritte risalgono alla seconda metà del 1200. La vocazione agricola fu messa a dura prova dalle acque impetuose del torrente Malina che lambisce la zona.
Dai documenti traspare una ricorrente paura negli abitanti che si lamentano perché ad “ogni montana” si vedono costretti a ricostruire, a proprie spese, ben quattro ponti di legno per evitare l’isolamento totale e corrono il rischio, già avvenuto peraltro, di vedersi strappare il terreno dalle acque del Malina che cambia facilmente alveo. Ma non va sottovalutata anche la vocazione artigianale della zona che poteva vantare le ruote di svariati mulini, battiferro e segherie mossi dai “salti” della Roggia Cividina detta anche di Siacco.
Nella stessa frazione:
Pagina aggiornata il 24/09/2024