Magredis

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Magredis

L’abitato di Magredis sorge, per la maggior parte, su un piccolo e dolce rialzo del terreno che era quanto bastava, in tempi andati, a metterlo al riparo dalle esondazioni del torrente Malina che scorre lì vicino. Il toponimo indica una situazione di terreno magro, poco fertile e ghiaioso che contrasta con la realtà attuale diametralmente opposta come probabilmente già lo era anche nell’anno 762 quando è testimoniata l’esistenza di aziende agricole, casas in Magretas, alle dirette dipendenze del monastero benedettino femminile di Salt. La chiesa parrocchiale intitolata all’Assunta, pur essendo molto antica ma sovente rimaneggiata, non contiene rilevanti tracce del suo passato, mentre queste si possono ammirare nell’altro oratorio, quello di San Pietro. Gli affreschi del presbiterio di quest’ultimo edificio risalgono al 17 giugno 1514 e sono opera di Gian Paolo Thanner. Sembrano quasi sostenuti dallo zoccolo sul quale si ammirano dodici quadretti che rappresentano i mesi dell’anno e raccontano i divertimenti signorili ed i lavori di una fattoria tra la fine del 1400 e la prima metà del ‘500.

Magredis 1

Nella stessa frazione:

Pagina aggiornata il 24/09/2024

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